"Perdi la Mente e Torna ai Sensi!" - Fritz Perls-
La Funzione del SENTIRE nella nostra cultura è considerata una funzione inferiore. La passione, una forza di motivazione essenziale per la vitalità, viene soppressa.
Prive di passione e di piacere le nostre vite sfumano in una identità priva di senso, le nostre emozioni si perdono nella routine quotidiana del "comportamento previsto"
Senza il Tatto diventiamo letteralmente intoccabili. Se i nostri sensi sono addormentati il comportamento diventa privo di Senso invece che Sensato.
Mentre lavorando sul Radicamento impariamo a stare immobili e stabili, lavorando il Secondo Chakra ( Swadhistana) recuperiamo il nostro DIRITTO DI SENTIRE.
Se pensiamo al corpo come ad un vaso per l'anima e lo spirito, l'elemento terra di Muladhara offre sostegno e contenimento per l'essenza fluida del secondo chakra e per la sua intrinseca forza motrice.
Movimento e Cambiamento stimolano il risveglio.
Prestando attenzione al modo in cui ci muoviamo possiamo scoprire aspetti ed emozioni sepolte.
E' biologicamente innato muoversi verso il piacere e lontano dal dolore. Il dolore ci fa contrarre, ritirare o chiudere, mentre il piacere ci invita a dispiegarci, ad espanderci e a metterci sulla lunghezza d'onda dei nostri sensi.
Proprio come rilasciare le emozioni libera il corpo, è vero anche il contrario; possiamo anche liberare le emozioni MUOVENDO COSCIENTEMENTE IL CORPO.
Allungarsi può liberare le tristezze e i desideri sepolti. Il modo in cui il nostro corpo si regge ci dice molto sulle emozioni conservate nella nostra coscienza.
Se il corpo è gelato, incoraggiare il movimento aiuta a ristabilire la vitalità oltre che la mobilità.
Paschimottanasana: Stiramento intenso dell' occidente
Tutte le asana hanno lo scopo di renderci consapevoli della spina dorsale e questa non fa eccezione. Prima di riuscire a piegarsi con la spina allungata, spesso si deve superare un grosso ostacolo della propria esistenza. Solo allora il corpo, le emozioni e la mente saranno abbastanza forti da accettare l'incertezza di una visuale limitata.
Slanciarsi in avanti sul pavimento rende consapevoli del bisogno di fidarsi dell'innata natura divina. L'intensità dello stiramento e la conoscenza dei limiti da superare per allungarsi a sufficienza, infondono umiltà e ancora umiltà.
In Paschimottanasana la parte superiore del corpo tocca quella inferiore, mentre la mente pensa in termini di alto e basso, calmo e violento, positivo e negativo. Che cosa è che cosa? Si può veramente stabilire una separazione tra bianco e nero? Le risposte che si trovano dentro di noi consistono forse nell'ispirazione a inchinarsi, pieni di rispetto e di meraviglia, di fronte alla Divina Sapienza, che raggiunge l'uomo in tanti diversi modi.
( HATHA YOGA-IL LINGUAGGIO NASCOSTO- Swami Sivananda Radha)
Namastè
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