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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

martedì 30 settembre 2014

Nuotando nelle Acque...



"Perdi la Mente e Torna ai Sensi!" - Fritz Perls-

La Funzione del SENTIRE nella nostra cultura è considerata una funzione inferiore. La passione, una forza di motivazione essenziale per la vitalità, viene soppressa.

Prive di passione e di piacere le nostre vite sfumano in una identità priva di senso, le nostre emozioni si perdono nella routine quotidiana del "comportamento previsto"

Senza il Tatto diventiamo letteralmente intoccabili. Se i nostri sensi sono addormentati il comportamento diventa privo di Senso invece che Sensato.
Mentre lavorando sul Radicamento impariamo a stare immobili e stabili, lavorando il Secondo Chakra ( Swadhistana) recuperiamo il nostro DIRITTO DI SENTIRE.


Se pensiamo al corpo come ad un vaso per l'anima e lo spirito, l'elemento terra di Muladhara offre sostegno e contenimento per l'essenza fluida del secondo chakra e per la sua intrinseca forza motrice.

Movimento e Cambiamento stimolano il risveglio. 


Prestando attenzione al modo in cui ci muoviamo possiamo scoprire aspetti ed emozioni sepolte.

E' biologicamente innato muoversi verso il piacere e lontano dal dolore. Il dolore ci fa contrarre, ritirare o chiudere, mentre il piacere ci invita a dispiegarci, ad espanderci e a metterci sulla lunghezza d'onda dei nostri sensi.

Proprio come rilasciare le emozioni libera il corpo, è vero anche il contrario; possiamo anche liberare le emozioni MUOVENDO COSCIENTEMENTE IL CORPO. 


Allungarsi può liberare le tristezze e i desideri sepolti. Il modo in cui il nostro corpo si regge ci dice molto sulle emozioni conservate nella nostra coscienza. 

Se il corpo è gelato, incoraggiare il movimento aiuta a ristabilire la vitalità oltre che la mobilità.

Paschimottanasana: Stiramento intenso dell' occidente


Tutte le asana hanno lo scopo di renderci consapevoli della spina dorsale e questa non fa eccezione. Prima di riuscire a piegarsi con la spina allungata, spesso si deve superare un grosso ostacolo della propria esistenza. Solo allora il corpo, le emozioni e la mente saranno abbastanza forti da accettare l'incertezza di una visuale limitata.

Slanciarsi in avanti sul pavimento rende consapevoli del bisogno di fidarsi dell'innata natura divina. L'intensità dello stiramento e la conoscenza dei limiti da superare per allungarsi a sufficienza, infondono umiltà e ancora umiltà.

In Paschimottanasana la parte superiore del corpo tocca quella inferiore, mentre la mente pensa in termini di alto e basso, calmo e violento, positivo e negativo. Che cosa è che cosa? Si può veramente stabilire una separazione tra bianco e nero? Le risposte che si trovano dentro di noi consistono forse nell'ispirazione a inchinarsi, pieni di rispetto e di meraviglia, di fronte alla Divina Sapienza, che raggiunge l'uomo in tanti diversi modi. 

( HATHA YOGA-IL LINGUAGGIO NASCOSTO- Swami Sivananda Radha)

Namastè

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